1. Una punizione esemplare


    Datte: 13/12/2018, Catégories: BDSM / Fétichisme

    ... tutta per lei. -Calzando lo stetoscopio sulle orecchie, il medico mi si avvicinò senza dire una parola; attese che l’infermiera mi slacciasse il camice dietro la schiena e me lo togliesse, poi cominciò ad auscultarmi cuore e polmoni. Prese degli appunti poi mi tastò le mammelle; palpeggiandole a piene mani, mi strizzò i capezzoli facendomi un male cane. Il tutto senza dire una sola parola.Prese altri appunti poi finalmente si rivolse a me chiedendomi se avessi mai avuto problemi di cuore o di circolazione. Annuì soddisfatto alla mia risposta negativa ed ordinò all’infermiera di accostare lo sgabello tra le mie gambe: doveva procedere all’esame ginecologico.Ormai stavo perdendo ogni senso di dignità: il mio corpo veniva usato e trattato come un sopramobile in vendita: osservato, palpato e girato in ogni sua parte.Il dottore si chinò tra le mie cosce spalancate dopo aver indossato un paio di guanti chirurgici. Odiavo sentirmi invadere da quelle dita impersonali avvolte nel lattice. Chiusi gli occhi appena vidi l’infermiera avvicinare un carrello d’acciaio ricolmo di strumenti.Mi sentì dividere le grandi labbra ed un paio di dita entrare senza riguardo, spingendo a fondo, nella mia vagina. Con l’altra mano il medico premette su vari punti del mio addome.- Sente dolore quando premo qui? E qui? Neanche qui? – continuò a chiedere ad ogni mio diniego con la testa.- Bene; allora passiamo all’esame visivo. -Dal gelo che avvertì tra le mie cosce, capì che mi aveva infilato dentro ...
    ... uno specolo d’acciaio; ed era anche di dimensioni notevoli: era molto più grande di quello che usava il mio ginecologo. Spalancai gli occhi per il dolore quando lo allargò, improvvisamente, al massimo: sembrava che mi stesse squarciando.Vidi appena il fascio di luce della lampada tascabile che si indirizzava verso il mio pube.- Uhm, – lo sentì borbottare – questa cervice è molto stretta. Dovremo allargarla. Infermiera, mi passi un divaricatore da 0,4, credo che sarà sufficiente. -Mi sentì agghiacciare: ma cosa volevano farmi?Come in risposta alla mia tacita domanda il medico si degnò di dirmi cosa stava per farmi.- Vede signora Clara, il suo utero ha il foro sulla cervice molto stretto. Siccome dopo dovrò inserirle una piccola sonda, adesso glielo dilaterò un poco, così al momento opportuno, non ci saranno problemi. Sentirà in piccolo dolore, ma lei non incominci a preoccuparsi. Passerà in fretta. -Non “dovevo” cominciare a preoccuparmi: ero “già” preoccupata, e da un pezzo.Sentì come una stilettata nella mia pancia; mi lamentai ma il medico disse che era già tutto fatto. Porse il dilatatore all’infermiera e chiudendolo, sfilò lo specolo.Pensai che la vagina non mi si sarebbe mai più richiusa: sentivo l’aria circolare dentro di me come in una stanza con la finestra aperta.Per un attimo ebbi la sensazione che la visita fosse finita, ma mi sbagliavo; il medico stava soltanto immergendo di nuovo le dita guantate nel barattolo della vaselina. Immaginai dove le avrebbe infilate ed ...
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