1. LA MIA PRIMA VOLTA


    Datte: 03/08/2017, Catégories: Anal Première fois Partouze / Groupe

    ... mettere una prima dose di vaselina spingendola a fondo con l'indice che scivolava dentro con facilità. Quante volte lo avevo giá fatto da solo! Arrivarono le 16.30 e ci incamminammo per la campagna vicino la nostra casa fino al luogo dell'appuntamento. In realtà erano solo qualche centinaia di metri. Arrivammo in una vecchia casa abbandonata e loro erano già li ad aspettarci. Erano Marco e Andrea, due ragazzi poco più che diciottenni. Mi misero subito a mio agio presentandosi e dicendomi che potevo stare tranquillo e che se mi fosse piaciuto bene altrimenti amici come prima. Dopo un po' di chiacchiere uno di loro mi chiese se fossi pronto. Annuii con la testa cercando di sembrare quanto più titubante possibile. Mi dissero di calarmi i pantaloni e di mettere un po' di vaselina dopodiché Marco mi fu subito dietro col cazzo in mano. Un bel cazzo. Il mio sogno più nascosto stava per realizzarsi. Mi fece piegare e lo appoggio sul mio buchetto iniziando a spingere piano, un poco per volta. Entrava appena, si fermava e poi usciva, poi ancora dentro un po' più a fondo e così via. Mi ero preparato mentalmente a dover sopportare chissà quali dolori ma sentii solo un blando doloretto e un po' di fastidio come di un forte prurito, devo dire che Marco fu davvero molto bravo a sverginarmi dolcemente e non ci misi molto sentirmelo finalmente tutto dentro di me, caldo e pulsante. Mi sentivo il culo pieno e una forte sensazione di calore espandersi per tutto il corpo. Dopo un po' iniziò a ...
    ... muoversi nel mio culo e il dolore finì lasciando spazio ad un forte immenso piacere che mai avrei potuto nemmeno immaginare. Per l'ansia, ma anche per un forte stato di eccitazione nel sentirmi così sottomesso, usato da un altro maschio, ricordo mi venivano i conati di vomito e Marco mi chiedeva se fosse tutto apposto ma io lo imploravo di non fermarsi. Oramai non ero più in me. Andrea si tirò fuori l uccello e iniziò a masturbarsi davanti a me godendosi la scena. Mentre io lo guardavo affascinato dietro di lui poco lontano scorsi la mia casa. Mio padre era sul balcone e chiacchierava con un vicino fumandosi una sigaretta. Credo sia quello il momento in cui capii di essere nato per essere troia e che la mia mia missione sarebbe stata prendere cazzi. Benche la poca distanza, nella posizione in cui eravamo lui non poteva vederci ma mi sentii come se ugualmente mi stessi facendo fottere davanti a lui, mi sentii libero e ribelle come non lo ero mai stato e questo mi eccitò da matti. Ormai non ero più in me, allungai la mano presi il cazzo di Andrea che continuava a segarsi e tirandolo verso di me iniziai a succhiarlo voracemente immaginando che tutti i miei vicini mi stessero guardando davanti a mio padre imbarazzato di avere un figlio così cagna. 《Cazzo a questo li piace anche succhiare》disse Andrea. L'altro continuò a stantuffarmi un altro po, dopodiché uscì di colpo e fece un abbondante sborrata per terra. Andrea si mise dietro e mi fu subito dentro. 《Adesso ti scopo anch'io ...