Una punizione esemplare
Datte: 13/12/2018,
Catégories:
BDSM / Fétichisme
... fregava niente: loro non sapevano cosa avessi provato; quale piacere mi avesse regalato la loro punizione; fui quasi tentata di ringraziarli mentalmente finché il formicolio delle scosse non riprese.Nella mia testa, tutto divenne improvvisamente rosa; i muscoli s’irrigidirono nuovamente lottando contro i legacci; e ripresero anche gli orgasmi; lenti, non più rapidi come prima, ma potenti, forse più potenti.Ero sfinita; non avevo più saliva nella bocca. Le braccia, le gambe, le spalle, il collo erano tutto un dolore.Durò a lungo, questa volta; almeno un quarto d’ora, ma non fu piacevole come la volta precedente: gli orgasmi, quando arrivarono, erano diventati dolorosi, insopportabili. La testa mi pulsava come se ci stesse lavorando dentro un martello pneumatico. Le mammelle mi erano diventate di fuoco; l’ano mi bruciava da impazzire; volevo andarmene, volevo scendere da quella maledetta poltrona, togliermi di dentro tutti quei tubi, volevo pisciare, volevo cagare. Mi accorsi che stavo piangendo come una disperata: ero disperata.Le scariche elettriche si fermarono; lentamente riuscì a rilassarmi. Non sapevo cosa mi facesse più male: ero tutta un unico, grande dolore.Il formicolio riprese, leggero ma costante: ancora diverso dalle volte precedenti. Aumentava e diminuiva; aumentava e diminuiva portandomi sull’orlo dell’orgasmo per lasciarmi lì, insoddisfatta sia nel piacere che nel dolore.Lentamente arrivarono gli orgasmi: piacevoli; dolorosi; forti; appena percettibili; non ...
... lo so; non lo ricordo più.Non ricordo quante volte la corrente cessò di percorrere il mio corpo; quante volte mi dettero il tempo di riprendermi per ricominciare a punirmi subito dopo.Credo di essere svenuta, perché i miei ricordi si perdono per riprendere con il medico che mi stava auscultando il cuore con lo stetoscopio.- Tutto bene; è una donna molto forte, e, devo ammettere, con un corpo ed una sessualità veramente eccezionali. – le sue mani mi accarezzarono le tette soffermandosi sui capezzoli straziati dalle pinze, poi scesero in basso spingendomi sulla pancia – l’intestino è duro, ma ancora regge molto bene – poi mi premette sul pube facendomi mugugnare dal dolore – È ora di prosciugarle la vescica: anche se ha sudato molto, i suoi reni hanno prodotto sicuramente una gran quantità di liquidi, che aggiunti al mezzo litro che le abbiamo istillato noi, devono averla portata al limite della resistenza. -Sentì che trafficava tra le mie cosce ed immediatamente dopo avvertì una sensazione di benessere celestiale: la mia vescica si stava svuotando.Non m’importava niente di farmi vedere da tutta quella gente mentre pisciavo: era una sensazione meravigliosa che mi ripagava abbondantemente dell’umiliazione che stavo subendo.Brividi di piacere percorrevano tutto il mio corpo mentre si allentava la pressione nella mia vescica; mi sembrò durasse un’eternità: sicuramente quella fu la più lunga pisciata della mia vita; non finiva mai.Purtroppo, invece, terminò; l’infermiera tolse la ...