1. La mia prima sVolta


    Datte: 10/11/2020, Catégories: Transexuels Gay

    Non cè un momento preciso in cui iniziò tutto.è una sensazione strana ma scavando nei ricordi ritrovo frammenti e indizi su come si è insinuata Martina dentro al corpo di un ragazzino.ricordo di me in piedi sulla sedia davanti all'acquaio col grembiule della mamma a lavare i piatti.perchè quello era il mio compito,per scelta mia tra l'altro.sparecchiavo la tavola e dopo infilavo il grembiule della mamma e mi mettevo all'opera e ricordo il piacere di fare lavoretti di casa.così meticoloso già all'epoca,caratteristica che stonava già molto con i maschi in famiglia. poi qualche anno dopo la prima sega.in compagnia di altri due amichetti, di cui uno più grande che ci annunciò con clamore di aver saputo da altri ragazzi di questa cosa fino a quel momento sconosciuta.ci rinchiudemmo nel bagno di casa sua e ci mostrò come dovevamo fare.la prima eiaculazione avvenne senza un vero e proprio godimento.osservammo tutti e tre come a turno quel liquido biancastro usciva più improvviso e denso della pipì.e da quel giorno il rituale si ripeteva in ogni pausa dai nostri giochi in campagna,nascondino, calcio, guardia e ladri.in particolare con l'altro ragazzetto della mia età ci trovavamo spesso in casa sua mentre i suoi erano a lavoro a sfogliare le prime riviste porno.di quinta mano e non so esattamente come iniziammo. ricordo vividamente che iniziavamo sempre mettendo nello stereo la canzone della lambada e ci tiravamo giù pantaloni e mutandine e ballavamo ognuno con le mani sul ...
    ... culetto dell'altro strusciando i nostri peni fino all'orgasmo baciandoci sul lcollo.iniziò,durò qualche tempo e finì senza una spiegazione come la maggior parte delle cose che si fanno a quell'età.non credo però che fu quello l'esatto momento in cui Martina prese possesso di me anche se una certa tendenza faceva capolino in quel trambusto ormonale.credo che il momento fu qualche anno dopo.ricordo i primi approcci con le ragazzine che erano già diventate il nostro oggetto del desiderio.ma non il mio.o meglio non lo era per me come per gli altri.a me continuava a piacere sempre la compagnia dei ragazzi e la sensazione di essere più a mio agio senza ragazze nei dintorni.eravamo a casa di Marco quell'estate e sua mamma era in cucina facendo dei lavoretti mentre noi nella sua cameretta a giocare a quella che all'epoca era ancora la play station e basta.pantaloncini corti e maglietta.ricordo che quando ero con lui ci sedevamo sul divano a giocare con i joystic in mano e accavallavo sempre le gambe,cosa non comune tra i ragazzi della nostra età.ma io lo facevo e ricordo che mi piaceva l'immagine di me che avevo davanti.il pantaloncino che si raccoglieva tra le cosce e la natica che si scopriva leggermente.e ad ogni movimento cercavo di tirarmeli sempre più in vita, scoprendo fino al limite le gambe.iniziò così credo.perchè giorno dopo giorno non vedevo l'ora per andare a giocare da marco e cominciai a scegliere i pantaloncini più adatti.perchè se erano troppo lunghi il risultato non mi ...
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