Bacetto, mammina!
Datte: 05/02/2021,
Catégories:
Inceste / Tabou
Anal
... quell'apertura perché entrai senza difficoltà fino ai coglioni e cominciai a pomparla come un forsennato. Per affondare meglio nei suoi sfinteri caldi e morbidi che mi avviluppavano il cazzo come un guanto di seta, salii in piedi sullo sgabello e mi sdraiai sulla sua schiena. Ora la stavo inculando davvero bene e a poco a poco lei smise di protestare; anzi, mi agevolò nei movimenti disponendosi nella posizione migliore per permettermi di affondare il meglio possibile nel suo culo. Ero in astinenza da troppo tempo e durai poco. Riuscii a trattenermi per due o tre volte ma quando capii che non ce la facevo più glielo annunciai.Mamma, sto per sborrare.Sborra, piccolo bastardo, sborra. A questo punto cerca di farti una bella goduta e svuotati più che puoi.Ti posso sborrare in faccia?Non vuoi sborrare nel culo?Mi piacerebbe di più sporcarti il viso.Allora sporcamelo; dai, sporcamelo tutto con la tua sborra.Mi sfilai velocemente dal culo e la feci girare verso di me appena in tempo. Il cazzo aveva già cominciato a colare e sentivo le spinte partire dalla regione pelvica. Con la testa della mazza ad una ventina di centimetri dal suo bel viso, che aveva assunto un'espressione da porca che non credevo possibile in mia madre, le scaricai addosso la più grossa sborrata della mia vita. Schizzi violenti e spessi di crema calda e vischiosa le colpirono il viso come schiaffi facendola annaspare come se le stesse mancando il respiro. La colpii sul viso e sui capelli, sul grembiule, ...
... sul collo; rivoli di sborra le colavano nella scollatura e qualche schizzo la sorvolò addirittura andando a spiaccicarsi sulla parete dietro di lei. Dopo la prima, lunghissima, serie di bordate, ci furono due o tre secondi di pausa e lei credette che avessi terminato; invece partì la seconda raffica, meno violenta ma non meno abbondante della prima; altri schizzi, otto, dieci, non li contai ma furono davvero tanti, la investirono nuovamente lasciandola ridotta a uno schifo, una maschera di sperma che le colava dappertutto. Quando, finalmente, mi arrestai c'era sborra dappertutto, su di lei, per terra, contro il muro, contro la cassapanca, sullo sgabello. Tirando un lungo respiro quasi a riprendere fiato, si ripulì gli occhi col dorso della mano.Mioddio, che sborrata! - esclamò infine. - Che sborrata!! - ripetè per due o tre volte di seguito, ripulendosi alla meglio il viso - non avevo mai visto niente di simile.Chi andava a immaginare che il mio ragazzo avesse una tale potenza di cazzo! Dovevi vederti - aggiunse - buttavi come un cavallo. Con quel tubo tra le mani sembrava che tu mi volessi annaffiare. E mi hai annaffiata! Accidenti se mi hai annaffiata!!Al punto in cui siamo arrivati - concluse - non ti scandalizzerai di certo se adesso mi tiro un ditale. Mi hai fatto eccitare parecchio, ragazzo mio, e se non mi faccio subito una bella goduta mi sento male. Detto, fatto; si infila le mani sotto il grembiulino tutto sporco di sborra e inizia a sditalinarsi furiosamente la ...